Come prevenire la Cheratosi Attinica

Come per altre malattie della pelle, la prevenzione occupa un ruolo di primo piano anche nel caso delle cheratosi attiniche. Il modo migliore per tutelarsi dall’insorgenza di queste macchie è di proteggersi adeguatamente dal sole. Un’accortezza essenziale che deve essere seguita fin dall’età pediatrica. Questa malattia della pelle, infatti, non è espressione di una fotoesposizione errata di pochi anni, ma del danno cumulativo di una vita intera.

Come proteggere i bambini dal sole

prevenzione cheratosi attinicaI neonati di età inferiore ai sei mesi non dovrebbero essere mai esposti al sole. Nei primi anni di vita, inoltre, l’esposizione deve essere sempre fatta con la massima attenzione, evitando innanzitutto di far uscire i piccoli nelle ore più calde della giornata, riparandoli con cappellini, occhiali da sole, magliette a maniche lunghe e applicando sulla loro pelle fattori di protezione superiori a 50.

 

 

 

Come difendere la pelle dal sole da adulti

cheratosi attinica proteggersi dal soleAnche gli adulti devono osservare adeguate regole di prevenzione per proteggere la pelle dal sole. Per un’esposizione sana e corretta è bene:

  • Limitare il tempo in cui si resta al sole, evitando soprattutto gli orari centrali della giornata, dalle 10 alle 16, quando l’intensità dei raggi è particolarmente elevata;
  • Abbronzarsi con gradualità per dare al corpo la possibilità di produrre la quantità necessaria di melanina, la sostanza che protegge la cute dall’interno;
  • Usare filtri solari adatti al proprio fototipo e capaci di schermare la pelle da entrambi i raggi violetti, Uva e Uvb. I prodotti devono essere applicati più volte nel corso della giornata, possibilmente ogni due ore e sempre dopo ogni doccia e ogni bagno in mare e in piscina. Sudore e acqua diluiscono le creme, vanificando progressivamente la loro azione protettiva;
  • Utilizzare la protezione solare su tutta la pelle esposta al sole, applicando anche un balsamo o uno stick schermante sulle labbra;
  • Usare i prodotti protettivi anche nelle giornate nuvolose e in città;
  • Inserire nella propria alimentazione cibi capaci di favorire un’abbronzatura sana. Specialmente utili sono gli alimenti ricchi di betacarotene, pigmento vegetale che difende la pelle dagli effetti nocivi dei raggi solari. Tra questi ci sono: albicocche, pesche, meloni, carote, pomodori e peperoni;
  • Evitare di spruzzare profumi e deodoranti sulla pelle prima di esporsi. Le sostanze presenti in questi prodotti reagiscono sulla cute, rendendola soggetta a fenomeni di fotosensibilizzazione che possono scatenare eritemi, scottature e insorgenza di macchie;
  • Idratare la pelle correttamente. Dall’interno, bevendo almeno due litri di acqua al giorno, da affiancare a tisane e centrifugati di frutta e verdura fresche. Dall’esterno, applicando prodotti protettivi nel momento dell’esposizione e restitutivi di sera, dopo aver fatto una doccia rinfrescante. Tra i principi attivi più utili per idratare la pelle dopo una giornata trascorsa al sole, vanno ricordati i fosfolipidi, la glucosamina, l’acido ialuronico e la Fospidina;
  • Evitare o limitare al massimo le lampade artificiali: a lungo andare possono causare gli stessi danni cutanei provocati dal sole;
  • Esaminare regolarmente la propria pelle. Aiutandosi con specchi, controllare anche le regioni più nascoste, incluso il cuoio capelluto, concentrandosi sull’eventuale sviluppo di nuove escrescenze o sui cambiamenti di macchie già esistenti. Durante l’autoesame, è utile sfiorare la pelle con le mani. Nella loro fase iniziale, infatti, le cheratosi attiniche possono essere talmente piccole da risultare invisibili alla vista e percepibili solo attraverso il passaggio delle dita. Ogni modifica sospetta va segnalata al proprio dermatologo di fiducia.

 

 

Photo by Valeria Zoncoll and Jakob Owens on Unsplash