Creme solari: dalla FDA nuove regole per la sicurezza degli ingredienti

Creme solari: dalla FDA nuove regole per la sicurezza degli ingredienti

6 Marzo 2019 News 0
Protezione solare - Cheratosi attinica - cheratosiattinica.it

Una corretta protezione solare resta l’arma vincente per prevenire l’insorgenza di numerose problematiche cutanee, incluse le cheratosi attiniche. In quest’ottica, l’applicazione di prodotti protettivi rappresenta un punto essenziale.

Sono proprio le creme solari a essere finite sotto la lente d’ingrandimento della Food and Drug Administration (FDA), l’Ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. L’obiettivo dell’Agenzia è di appurare che gli ingredienti contenuti nei prodotti usati per la protezione solare siano sicuri.

Sicurezza delle creme solari: le proposte della Food and Drug Administration

Nella sua analisi, la FDA ha proposto che, dei 16 principi attivi attualmente in commercio negli Stati Uniti, due ingredienti – l’ossido di zinco e il biossido di titanio – siano reputati “GRASE”, abbreviazione che sta per “Generally recognized as safe and effective”, ovvero “Generalmente riconosciuto come sicuro ed efficace”. L’Ente ha inoltre suggerito che altri due principi attivi – l’Acido para-aminobenzoico o PABA e il Trolamine Salicylate – non siano considerati “GRASE” nelle formulazioni protettive per l’esposizione solare, a causa di problemi di sicurezza.

L’FDA ha identificato altri 12 ingredienti per i quali, attualmente, non esistono ancora dati di sicurezza sufficienti, che permettano di classificarli come “GRASE”. L’Agenzia ha perciò richiesto nuovi e ulteriori informazioni alle aziende produttrici.

La Food and Drug Administration sta lavorando a stretto contatto con l’industria e ha pubblicato diverse linee guida per far sì che le aziende comprendano quali elementi siano necessari per valutare la sicurezza e l’efficacia degli ingredienti attivi presenti nelle protezioni solari.

Dall’Agenzia sono pervenute ulteriori proposte tra cui quella di aumentare il valore SPF (Sun Protection Factor) massimo indicato sulle etichette dei solari da SPF 50+ a SPF 60+. L’Ente ha anche consigliato di introdurre nuovi requisiti nell’etichettatura dei prodotti, in modo da aiutare i consumatori a identificare con più facilità le informazioni chiave per la protezione solare. Tra questi, una revisione dei “format” utilizzati per le dichiarazioni SPF, l’ampio spettro e la resistenza all’acqua.